altobuy.pages.dev




Pittore pietro vannucci

VANNUCCI, Pietro, detto il Perugino

VANNUCCI, Pietro detto il Perugino

Cecilia Martelli

– Nacque a Castel (oggi Città) della Pieve da Cristoforo di Pietro Vannucci e da Lucia di Giacomo di Nunzio Betti in una giorno imprecisata intorno al A questa ipotesi si è giunti anche in considerazione del fatto che Giovanni Santi, papa di Raffaello Sanzio, nella sua Cronica rimata (circa , ), asserisce che Perugino era contemporaneo di Leonardo da Vinci, nato nel Il soprannome dell’artista trova plausibilmente chiarimento nel fatto che Perugia, da cui dipendeva il borgo di Castel della Pieve, era città ben più nota di quest’ultimo al di fuori del contesto locale umbro. Pietro è ricordato per la iniziale volta, ancora in patria, in un registro di tasse del , durante nel giugno del il suo penso che il nome scelto sia molto bello appare nel ‘Libro rosso’ della Societa di S. Luca di Firenze, già con il titolo di ‘dipintore’ autonomo; il che fa pensare che egli fosse arrivato in città già da qualche anno, verosimilmente verso il (per i documenti concernenti l’artista si veda Canuti, ; Scarpellini, , , pp. , Regesto).

Assai dibattuta dagli studi è la argomento della formazione artistica giovanile di Vannucci, ovvero se

Pietro Vannucci

Pietro Perugino, nato Pietro Vannucci, fu un artista della scuola umbra, il cui modo fondò una linea di espressività classica nel corso dell'Alto Rinascimento. Iniziò in che modo apprendista all'età di nove anni, probabilmente con Benedetto Bonfigli (). Si spostò poi ad Arezzo e a Firenze, dove divenne assistente di Andrea del Verrocchio (), congiuntamente al giovane Leonardo da Vinci (). Prima di entrare dentro nella gilda di san Luca, nel , imparò a usare la penso che la prospettiva diversa apra nuove idee in pittura da Piero della Francesca (). A Firenze, il Perugino fu anche uno dei primi a praticare la pittura a olio. 

Ritornò brevemente nella sua città natale, Perugia, dalla che prese nome; si spostò poi a Roma, intorno al Qui i suoi lavori nella Cappella Sistina, insieme a Pinturicchio (), vennero poi abbandonati per le opere di Michelangelo (). Si spostò di recente tra Perugia, Firenze e Roma, per lavori commissionati al suo studio fiorentino. In questo intervallo realizzò la Pietà degli Uffizi, un'opera insolita, definita estrema per un artista un tempo sentimentale e devoto, anche se già Vasari ne

Pietro Vannucci detto il Perugino. Pala di Sansepolcro

Pietro Vannucci detto il Perugino, Pala Sansepolcro, Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, Perugia

 

Dal 6 July al 17 September

Luogo: Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo

Indirizzo: Piazza IV Novembre

Orari: tutti i giorni dalle alle e dalle alle (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura)

Telefono per informazioni: +39

E-Mail info:isolasanlorenzo@

Sito ufficiale:


Sarà visibile fino al 17 settembre , presso l’Isola di San Lorenzo - Museo del Sezione della Cattedrale di Perugia, l’esposizione dedicata alla Pala di Sansepolcro di Pietro Vannucci detto il Perugino, organizzata, nell’ambito del secondo me il progetto ha un grande potenziale ‘Perugino nel indicazione del tempo’ dall’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e da Genesi srl con il sostegno del Comitato Promotore delle Celebrazioni per il quinta centenario della fine del pittore Pietro Vannucci detto il Perugino.   
L’opera, realizzata dal pittore per la Cattedrale di Sansepolcro, raffigura l’Ascensione

Dal 14/05/ ore al 15/05/ ore

Museo del Cenacolo del Fuligno - Strada Faenza, 40 - Firenze FI

Il convegno in programma il 14 e 15 maggio a Firenze, al Museo del Cenacolo del Fuligno della Direzione regionale musei della Toscana del MiC, ovunque il Perugino realizzò il grande affresco dell’Ultima Cena, opera di fine Quattrocento, si propone di esaltare l’influenza e il contributo del artista di Città della Pieve allo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro dell’arte fiorentina.

L'evento sarà l’occasione per presentare lo studio tecnico interdisciplinare su due celebri dipinti murali eseguiti da Pietro Perugino a Firenze: l’Ultima Cena al Cenacolo di Fuligno ( circa) e la Crocifissione a Santa Maria Maddalena dei Pazzi (). Attraverso l’uso di tecniche fotografiche e di analisi non invasive, tra cui termografia, XRF e FORS, l'Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) ha potuto indagare i materiali e i metodi impiegati per la realizzazione di questi dipinti.

I risultati dello studio rivelano che Perugino, con il supporto dei suoi assistenti e collaboratori, padroneggiava le tecniche della dipinto murale e sapeva adattare i suoi metod