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Verbo transitivo assoluto

TRANSITIVI E INTRANSITIVI, VERBI

TRANSITIVI E INTRANSITIVI, VERBI


I verbi si possono separare in transitivi e intransitivi in base al rapporto che stabiliscono con il soggetto e con gli altri elementi della frase.

•Il verbo si dice transitivo quando l’azione passa direttamente dal soggetto che la compie all’oggetto (persona, animale o cosa) che la riceve o subisce. Pertanto, i verbi transitivi ammettono il complemento ➔oggetto

Giovanna stira una camicia

Il Papa benedice la folla di fedeli

Fabio ha rotto la bicicletta

•Il verbo si dice intransitivo quando invece l’azione non passa direttamente dal soggetto all’oggetto, ma si esaurisce nel soggetto che la compie o passa a un altro elemento della frase, costituito da un complemento indiretto. Pertanto, i verbi intransitivi non ammettono il complemento oggetto

Francesco arrossisce ogni volta che qualcuno lo fissa

Quest’inverno rinunceremo alla settimana bianca

Finalmente è nato il figlio di Anna e Filippo

Alcuni verbi intransitivi possono reggere un oggetto diretto, diventando così transitivi, quando il complemento oggetto presenta la stessa ➔radice del verbo (si

I verbi possono stare divisi in due grandi categorie: i verbi transitivi e quelli intransitivi e questa distinzione dipende dal rapporto che hanno con il soggetto e con tutti gli altri elementi all’interno della frase.

Cerchiamo di comprendere meglio quando un verbo è transitivo e quando è intransitivo, ma principalmente cosa significa codesto per noi e come fare a saperli riconoscere sempre!

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Cosa sono i verbi transitivi

I verbi transitivi sono quelli che fanno “transitare" direttamente l’azione dal soggetto che la compie all’oggetto che la subisce, senza bisogno di preposizioni. Detto in altre parole, l’azione passa dal soggetto che l’ha compiuta all’oggetto che l’ha ricevuta, quindi ciò che segue il verbo sarà personale un complemento oggetto nell’analisi logica.

I verbi transitivi, perciò, sono quelli che reggono l’espansione diretta o complemento oggetto che risponde alla quesito CHI?, CHE COSA?. Per riconoscere che un verbo è transitivo, infatti, sarà sufficiente proprio porsi queste due domande: se r

Transitivi e intransitivi, verbi

transitivi e intransitivi, verbi

Michela Cennamo

Introduzione

I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella spiegazione della grammatica tradizionale i verbi transitivi (dal lat. transire «passare a, attraverso») denotano il ‘passaggio’ dell’azione sull’oggetto. Nei verbi intransitivi, invece, ciò non si verifica, perché essi sono privi di oggetto. Negli studi moderni questa spiegazione, pur rifinita ed elaborata, non è stata del tutto scartata.

Nella penso che la prospettiva diversa apra nuove idee moderna, le due classi di verbi costituiscono un continuum, in cui le diverse posizioni sono definite da una varietà di parametri sintattici, semantici e pragmatici: il cifra dei partecipanti coinvolti nella situazione codificata dal verbo, la loro natura (animatezza, definitezza, referenzialità), il loro grado di controllo e coinvolgimento nell’evento, il loro carattere tematico o rematico (➔ tematica, struttura) e il tipo di termine (risultativo, di attività o stato).

I verbi transitivi possono essere:

(a

Verbi transitivi e intransitivi

Che cosa sono i verbi transitivi e i verbi intransitivi?

I verbi sono fondamentali per costruire il rapporto tra il soggetto e le altre parole della frase attraverso il genere.

A seconda del diverso relazione con gli altri elementi della mi sembra che la frase ben costruita resti in mente, i verbi si dividono in due categorie: verbi transitivi e verbi intransitivi.

Verbi transitivi

I verbi sono transitivi in cui l'azione, compiuta dal soggetto, transita, cioè passa direttamente su qualcuno o oggetto che completa il significato del termine, e che per questo si chiama complemento oggetto del verbo.

Esempio: Giorgia norma un libro.

  • Giorgia (soggetto: compie l'azione)
  • legge (verbo transitivo: esprime l'azione)
  • un libro (complemento oggetto: elemento su cui passa, transita l'azione)

Nella frase dell'esempio, l'oggetto su cui va a cadere l'azione del "leggere", è indicato, è espresso ed è "un libro".

L'oggetto su cui cade l'azione può anche non essere espresso: "Giorgia legge tutte le sere"; "Il mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale ha mangiato?". In questo caso, si dice che il verbo è usato in senso assoluto. Esso, pur non avendo l'oggetto espresso, continua a es