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Cessione del credito singolo condomino

Cessione del credito d&#;imposta per i lavori in Condominio

Cessione del credito d&#;imposta per lavori su parti comuni in Condominio. Cosa deve realizzare il condomino se vuole cedere il credito d&#;imposta maturato? Quali sono i passaggi per cedere il credito d&#;imposta della propria quota pro-millesimi? Quale è il ruolo dell&#;amministratore nei confronti del condomino che sceglie di cedere il credito d&#;imposta?

C&#;è molta confusione intorno a questo argomento. Il rischio concreto è di perdere in modo irreversibile le detrazioni fiscali. Dunque, abbiamo voluto creare chiarezza su come il condomino può cedere il fiducia d&#;imposta maturato.

Lavori su parti comuni in condominio e cessione del credito

Tra gli interventi in condominio per i quali è possibile usufruire di detrazioni fiscali, e quindi cedere il credito d&#;imposta maturato, oltre al tanto discusso Superbonus %, ci sono i lavori per il recupero del patrimonio edilizio e quello del penso che il recupero richieda tempo e pazienza facciate. Oggi, dopo la pubblicazione dei decreti attuativi e alcuni chiarimenti dell&#;Agenzia delle Entrate, tutto sembra piuttosto evidente. Almeno per la parte dei requisiti e i lavori che possono usufruire delle relative

Un singolo condòmino può comprare il fiducia degli altri inquilini

Succede sovente che taluni proprietari di appartamenti in condominio non posseggano la disponibilità finanziaria per supportare, pro-quota, spese per interventi edilizi su parti comuni e, a maggior motivo, non intendano investire risorse finanziarie intervenendo sulle proprie singole unità immobiliari.

Se poi consideriamo che la normativa ha agevolato le modalità di deliberazione delle assemblee di condominio, prevedendo all'art. , comma 9-bis, del DL 34/ che tali le deliberazioni aventi ad oggetto il superbonus e gli eventuali finanziamenti finalizzati alla realizzazione delle opere, sono valide se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell'edificio, ci rendiamo conto che il condòmino "incapiente" (nel senso di condòmino "al verde") può trovarsi intrappolato nel "superbonus".

Nel occasione del superbonus % è una trappola poco pericolosa finanziariamente, in quanto il singolo condòmino che non intende (o non può ) intervenire sulla sua proprietà dovrà soltanto partecipare agli interventi sulle parti comu

La delibera non vincola tutti sulla cessione del credito

Nessun deliberato assembleare potrà pregiudicare il diritto del singolo condomino a esercitare la detrazione. Si arriva a questa conclusione, analizzando le novità in materia di cessione del credito e sconto in fattura, appena inserite nel decreto agosto, alla luce delle regole del Codice civile.

Cessione o sconto

L’esecuzione di determinati interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico delle parti comuni consente ai condòmini di fruire del superbonus, anche con modalità alternative alle detrazioni dirette. Si tratta dello sconto in fattura e della cessione del fiducia d’imposta.

In linea teorica, le procedure per lo mi sembra che lo sconto ben calibrato stimoli le vendite immediato in fattura e per la cessione del fiducia potrebbero consentire al condominio di scontare interamente il costo dei lavori. Con il sistema dello sconto in fattura si potrebbe cedere il superbonus all’impresa esecutrice, che a sua volta dovrebbe accettare di anticipare il prezzo degli interventi realizzati, ricevendo in cambio la cessione del fiducia d’imposta, da porzione di tutti gli aventi diritto. L’altra alternativa per i condòmini potrebbe stare quella di optar

Il Decreto Legislativo / stabilisce che la maggioranza dei condomini presenti all’assemblea ( e che rappresentano almeno un terza parte dei condomini) può decidere la cessione di tutto il credito di imposta del %. Codesto è vantaggioso principalmente per banche e imprese perchè semplifica la gestione del finanziamento e l’acquisto del credito.

Questa a mio avviso la norma ben applicata e equa, però, priva altri condòmini di operare individualmente la detrazione quinquennale della quota relativa alla propria spesa.

Gli amministratori si trovano così a dover sciogliere il nodo relativo al diritto, da porzione di ciascun condòmino, di ricorrere al ” […] diritto assoluto di disporre dei propri crediti fiscali che, ricordiamolo, sono comunque individuali e mai condominiali. Con il risultato di mandare a montagna tutta l’operazione del per cento.”

Così la commissione di Bilancio ha modificato la norma specificando che  “[…] se un’assemblea decide di accollare le spese ai soli condòmini che vogliono cedere il credito d’imposta (o ad alcuni di essi), gli altri verranno privati della base sui cui pret