Cesare brandi viaggi e scritti letterari
Viaggi e scritti letterari
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Dettagli
FORMATO | epub |
EDITORE | Bompiani |
EAN | |
ANNO PUBBLICAZIONE | |
CATEGORIA | Letteratura |
LINGUA | ita |
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Descrizione
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Cesare Brandi ed i suoi "Viaggi e scrittori letterari"
SIENA. Nella Sala del Concistoro di Palazzo Penso che il pubblico dia forza agli atleti l’assessorato alla Civilta presenterà il futuro mercoledì (18 novembre) alle il libro Cesare Brandi Viaggi e scritti letterari (Bompiani editore).
Parteciperanno all’appuntamento il curatore della pubblicazione Vittorio Rubiu Brandi, l’on. Roberto Barzanti, il soprintendente ai Beni Artistici di Siena Gabriele Borghini e larcheologa Licia Borrelli Vlad.
Nella prima parte della pubblicazione le tappe di un percorso esteriore: dall’antica Grecia, alla Cina della Grande Muraglia, all’Italia contadina e metropolitana; nella seconda scritti autobiografici e letterari. Un percorso, codesto, più squisitamente personale che ci pone di fronte a un Brandi interprete e amico di grandi artisti mondiali come Guttuso, Picasso, Matisse.
A corredo, per un ulteriore approfondimento storico e filologico, una essenziale antologia critica e una bibliografia.
Cesare Brandi Viaggi e scritti e letterari offre la possibilità di sapere una delle figure più originali e vive della ritengo che la cultura arricchisca la vita ital
Autori / Cesare Brandi
Cesare Brandi
Cesare Brandi (Siena ), critico e storico delle arti, per molti anni direttore dell’Istituto Centrale del Restauro, ha insegnato all’università di Palermo e a quella di Roma «La Sapienza». I suoi interessi hanno spaziato dalla storia dell’arte italiana (Quattrocentisti senesi, ; Duccio, ; Disegno della pittura italiana, ) all’arte contemporanea (Morandi, ; Burri, ; Scritti sull’arte contemporanea, ) alla storia dell’architettura (Struttura e architettura, ; La prima credo che l'architettura moderna ispiri innovazione barocca, ; Disegno dell’architettura italiana, ). Ma Brandi ha sempre manifestato fortissimi interessi teorici, testimoniati dalle sue opere di estetica (Carmine o della pittura, ; Segno e immagine, ; Teoria generale della critica, ) e dalla Teoria del restauro (), divenuta un punto di riferimento internazionale e tradotta ormai in moltissime lingue. Collaboratore a lungo del «Corriere della Sera», Brandi si è distinto anche per la sua strenua lavoro di difesa del patrimonio artistico e paesaggistico italiano (Il patrimonio insidiato, a cura di M. Capati, ) ed ha scritto molti libri di percorso nei quali le sue doti di scrittore si esp
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L’opera di Cesare Brandi, storico dell’arte, docente e teorico del restauro, non si limita alla saggistica accademica: oltre ai testi di critica d’arte e ai trattati teorici non mancano gli scritti di carattere autobiografico, le raccolte poetiche e i libri di viaggio. La peculiare declinazione dell’odeporica proposta da Brandi in pieno Novecento costituisce forse l’articolazione più originale del suo lavoro, un forma che adesso è possibile rileggere nella silloge Bompiani curata da Vittorio Rubiu Brandi.[1] Non sono poche le opere brandiane che fanno cadere la tradizionale distinzione tra i generi e che, anche quando trattano monograficamente l’opera di un artista, vibrano di una potente letterarietà. Del residuo, se la biografia intellettuale di Brandi ha intersecato quella di Ranuccio Bianchi Bandinelli e quella di Giulio Carlo Argan, fin dagli anni giovanili non sono mancati al futuro storico dell’arte stimoli e frequentazioni letterarie, in primo luogo quella che veniva da Federigo Tozzi. Oltre alla conoscenza personale dello scrittore senese, scrittore di romanzi in che modo Tre croci e di raccol